Se da anni si parla di connettività globale e connessioni unificate, sappiamo che non è proprio così, ecco che nasce Project Loon.
Molte regioni del mondo infatti non sono coperte da connessioni di rete e quindi sono svantaggiate a livello competitivo rispetto ad altre piú tecnolgicamente all’ avanguardia.
Da questa necessità nasce Project Loon , il progetto di Google sviluppato dalla sezione del colosso che non a tutti è nota chiamata Google X, una sezione di ricerca e sviluppo segreta che porta avanti progetti di alto potenziale tecnologico.
L’idea? Connettere tutto il mondo mediante dei “balloon” con l’obiettivo di fornire l’accesso a internet nelle aree rurali e remote delle Terra.
Il progetto usa palloni areostatici ad altezze elevate, posizionati nella stratosfera ad un’altezza circa di 32 km per creare una rete senza file aerea con una velocità simile al 3G che contengono invece del Wi-Fi ha optato per una connettività LTE, consentendo più connessioni contemporaneamente e una velocità fino a 22 mbps da un’antenna sul terreno e 5 mbps da un telefono. Inoltre, i palloni areostatici riescono a volare per più di 70 giorni, anche se l’obiettivo è di arrivare a 100.
Questo progetto nasce dallo studio socio-politico del settore digitale, è stato esaminato infatti che la disponibilità di accesso a internet delle minoranze etniche e dei gruppi di persone politicamente escluse, scoprendo che, in effetti, questi soffrono di un livello di discriminazione digitale che non è dovuto a fattori economici o geografici, ma che sembra essere guidato da specifiche influenze governative. Il tutto poco più di due anni dopo le roboanti dichiarazioni di Mark Zuckerberg, che a Luglio 2014, sulle pagine del Wall Street Journal, aveva evidenziato la necessità primaria di rendere la rete disponibile a tutti, tracciando anche un percorso da seguire per raggiungere l’obiettivo.
Tra le prime collaborazioni, il 29 ottobre 2015, Google si accorda con i partner indonesiani XL Axiata, Indosat e Telkomselper portare la tecnologia nel paese[1].
Google quindi, con la sua sezione di sviluppo sta cercando a tutti i costi di aumentare il tasso di digitalizzazione ( sicuramente per i ricavi che otterrebbe da piú ricerche sul suo motore di ricerca) ma soprattutto per estendere il mondo delle risorse della rete a TUTTO il mondo.